Per quanto riguarda le imprese minori di autotrasporto autorizzate al trasporto di merci per conto terzi, secondo quanto disposto dall'articolo 66, comma 5, del Tuir, la deduzione forfettaria dal reddito d’impresa a titolo di spese non documentate risulta essere di 7,75 euro per i trasporti dell’imprenditore effettuati al di fuori del Comune nel quale ha sede l’impresa, restando sempre all’interno della Regione o in quelle confinanti, e di 15,49 euro per tutti i trasporti che sono invece andati al di fuori di queste delimitazioni.
Inoltre, per tutte le aziende di autotrasporto che risultano essere soggetti passivi Ires è consentito dedurre un importo di 59,65 euro per l’Italia e 95,80 euro per le trasferte all’estero effettuate dal proprio personale dipendente, al netto delle spese di viaggio e trasporto, come riportato all’interno dei modelli Redditi 2024 PF (terzo fascicolo), SP, SC, e ENC, nel quadro RF all’interno delle variazioni in diminuzione di natura residuale.
Restando sempre focalizzati sulle imprese minori di autotrasporto, ad esse è riconosciuta un’ulteriore deduzione forfettaria annua di 154,94 euro per ogni motoveicolo e autoveicolo la cui massa non supera le 3,5 tonnellate.
Non cambiano invece gli importi delle deduzioni forfettarie per spese non documentate che, per il 2024, risultano essere di 16,80 se il trasporto avviene all’interno del Comune nel quale ha sede l’impresa e 48 euro per i trasporti che invece vanno al di fuori del Comune.
Per concludere, anche per fronteggiare il caro petrolio, è previsto un contributo. Per usufruirne è necessario presentare domanda all’Agenzia delle Dogane e Monopoli entro il mese successivo alla scadenza del trimestre di riferimento.
Clicca per consultare il recupero accise del secondo trimestre del 2024 per l’autotrasporto, la cui domanda è possibile presentare dal 1° luglio 2024.