- rifiuti;
- pietre;
- terre;
- materiale di risulta/detriti;
- legname in tronchi;
- sughero;
- veicoli e rimorchi;
- minerali ferrosi e non ferrosi;
- acciaio (eccezion fatta per l’acciaio per cemento armato e da costruzione per l’approvvigionamento di cantieri edili);
- marmo e travertino;
- piastrelle in ceramica.
Nonostante il parere contrario della Commissione UE, dunque, l’Austria non si è fermata e ha reso effettivo tale Regolamento, seppur con alcune modifiche apportate lo stesso giorno della sua entrata in vigore.
La norma prevede infatti l’esclusione da tale divieto dei veicoli Euro 5 (emissioni Nox non superiori a 2,0 g/kWh) fino al 30 aprile 2017, mentre restano esclusi senza limitazioni temporali i veicoli Euro 6.
I veicoli hanno la possibilità di dimostrare la classe Euro entro il 30 aprile 2017, attraverso la tabella IG-L sulle emissioni oppure tramite documentazione a bordo che attesti il grado di inquinamento del mezzo.
Successivamente alla data indicata, la classe Euro si potrà dimostrare esclusivamente con la tabella IG-L.
Ora bisogna però attendere la decisione delle autorità UE sull’eventuale deferimento dell’Austria alla Corte di Giustizia.
Fonte: TN Trasportonotizie