Un intero ufficio della Motorizzazione Civile sotto indagine per presunte irregolarità nell’ambito delle revisioni delle autobotti dedite al trasporto di merci pericolose: ennesimo caso di corruzione nelle pubbliche amministrazioni. Assotrasporti chiede trasparenza. Un recente caso di cronaca torna infatti a mettere sotto la luce dei riflettori il malgoverno e le irregolarità che le amministrazioni portano avanti da anni, causando disagi che ricadono sugli autotrasportatori. |
Le indagini fanno riferimento a presunte irregolarità nell’ambito della certificazione “ADR”, necessaria per il trasporto su strada di merci considerate pericolose. Sotto accusa ci sarebbero diverse revisioni effettuate sui mezzi le cui pratiche sarebbero state “promosse” senza avere i requisiti necessari.
Questa vicenda, che pare non essere la prima e nemmeno l’ultima, apre diversi interrogativi sulla modalità di sovraintendere le attività di collaudo e revisione dei veicoli circolanti. Una circostanza che appare ben più grave se si considera che sono coinvolti veicoli adibiti al trasporto di merci pericolose.
“Invito Assotrasporti e tutte le associazioni di categoria - sono le parole di Latuga, che da anni collabora con Assotrasporti - a chiedere con urgenza un incontro con il Ministero per affrontare in modo radicale questa problematica, una corruzione dilagante nelle amministrazioni pubbliche dovuto al monopolio su compiti di collaudo, revisione, vigilanza e controllo”.
“Quando il controllo generale è sempre sotto lo stesso cappello (in questo caso la Motorizzazione), vuol dire che chi è chiamato a prendere decisioni in merito è il più colpevole di tutti - continua - Il Ministero avrebbe l’obbligo di convocare i dirigenti della Direzione e metterli sotto pressione con l’apertura di un tavolo tecnico in cui convocare tutte le parti e le voci coinvolte nella questione”.
Una proposta decisamente ragionevole, che da tempo Assotrasporti porta avanti con altre associazioni chiedendo trasparenza alla pubblica amministrazione (in primis dall’Albo dell’autotrasporto, latitante dall’elezione del nuovo organismo) e tavoli tecnici sopra le parti, costituiti da esperti e, perché no, insieme agli autotrasportatori.
Oltre ad essere in ballo la sicurezza stradale e quindi tante vite, sono in ballo le sorti di un settore guidato alla cieca dall’amministrazione pubblica.