 | Il sito dell’Albo risulta ancora offline. Prosegue dunque la gestione di un’amministrazione caratterizzata da una totale mancanza di trasparenza. |
Come da controlli quotidiani infatti, anche oggi il portale dell’Albo degli autotrasportatori non risulta visibile, facendo subire alle aziende di trasporto ulteriori disagi, tenendoli all’oscuro non solo sulla composizione dell’Albo e la sua attività ma soprattutto su tutte le tematiche di competenza e di interesse della categoria.
Ma la mancanza di informativa si estende in un raggio ben più ampio. Se si controlla infatti il sito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, anche in questo caso sotto la voce Comitato Centrale non è presente un’informativa aggiornata.
Dopo le notizie – reperibili solo tramite indiscrezioni – dell’avvenuto rinnovo del Comitato e dopo ben tre riunioni e la nomina del nuovo vice-presidente – sul sito del MIT figura ancora il decreto di nomina del “vecchio” Comitato centrale anche se con data di aggiornamento al 23/5/2014.
Assotrasporti e Azione nel Trasporto Italiano, portavoci di un gruppo di associazioni e in rappresentanza di tutti gli autotrasportatori (oltre 70mila) che non si sentono rappresentati dalle “grandi”, intendono rimarcare la mancanza di trasparenza nei confronti della categoria, ancora oggi ignara di cosa stia accadendo, alle sue spalle, nelle stanze dei bottoni.
Ma la mancanza di informativa si estende in un raggio ben più ampio. Se si controlla infatti il sito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, anche in questo caso sotto la voce Comitato Centrale non è presente un’informativa aggiornata.
Dopo le notizie – reperibili solo tramite indiscrezioni – dell’avvenuto rinnovo del Comitato e dopo ben tre riunioni e la nomina del nuovo vice-presidente – sul sito del MIT figura ancora il decreto di nomina del “vecchio” Comitato centrale anche se con data di aggiornamento al 23/5/2014.
Assotrasporti e Azione nel Trasporto Italiano, portavoci di un gruppo di associazioni e in rappresentanza di tutti gli autotrasportatori (oltre 70mila) che non si sentono rappresentati dalle “grandi”, intendono rimarcare la mancanza di trasparenza nei confronti della categoria, ancora oggi ignara di cosa stia accadendo, alle sue spalle, nelle stanze dei bottoni.
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