Per questo noi di Assotrasporti, che dal 1985 tuteliamo gli interessi dei piccoli e medi autotrasportatori, ponendoci come trait d’union tra la base e le Istituzioni, abbiamo inviato la nostra delegazione a Roma presso il Sottosegretario ai Trasporti Sen. Simona Vicari assistita dal Dott. Antonio Macera, funzionario tecnico del Ministero.
La delegazione, guidata dal Presidente Secondo Sandiano, era formata da Fabio Amici (Assotrasporti/Fevess), Andrea Durati (Assotrasporti), Silvia Gironi (Fevess/Vai Sicuro) e Giuliano Latuga (Presidente di Vai Sicuro e coordinatore tecnico Fevess).
Abbiamo presentato al Sottosegretario ed al suo staff la propria Piattaforma di proposte - già poste all’attenzione del Governo nei precedenti incontri - frutto del continuo e costante incontro con la base, molte delle quali realizzabili a costo zero o addirittura portatrici benefici non solo per i trasportatori, ma anche per il sistema paese, in termini economici.
Una su tutte la necessità di controlli sui vettori stranieri per ridurre la concorrenza sleale e il dumping sociale. Abbiamo ribadito la necessità di maggiori verifiche sui mezzi con targhe straniere e/o autisti di altra nazionalità (comunitaria o extracomunitaria) e che a questi veicoli sia verificata anche la regolarità della revisione e la presenza di idonee coperture assicurative.
La mancanza di questo tipo di controlli permette infatti ai veicoli stranieri di circolare liberamente sulle nostre strade non revisionati e in alcuni casi pericolosi per la circolazione, creando disparità nei confronti degli autotrasportatori italiani, con in più conseguenze deleterie in termini di sicurezza stradale.
Per questo motivo abbiamo rinnovato la proposta di creare una sinergia tra associazioni e Forze dell’Ordine, così che gli addetti ai controlli stradali acquisiscano una corretta formazione e idonee procedure.
Gli accertamenti sui trasportatori italiani e stranieri (questi ultimi in maggioranza sulle nostre strade) devono essere in misura proporzionale al numero di veicoli circolanti, o per lo meno non inferiore al 50% (ogni dieci veicoli controllati almeno cinque dovranno essere di targa straniera).
Ciò permetterebbe di ridare dignità ai trasportatori italiani, pressoché gli unici soggetti a controlli e ormai stanchi di essere il “bancomat dello Stato”, e garantirebbe alle Istituzioni maggiori entrate senza “spremere” sempre i trasportatori italiani.
Abbiamo anche ribadito la necessità e l’urgenza di intervenire sul Comitato centrale dell’Albo degli Autotrasportatori per risolvere le situazioni che danneggiano una parte della categoria a favore di altre.
Infine sono stati trattati da Fevess (Federazione Veicoli Speciali e Specifici) e VaiSicuro (Associazione Consulenti Tecnici Automotive) alcuni temi scottanti che vedono indagati funzionari ministeriali, anche per reati in materia ambientale, che toccano quindi la salute e sicurezza di tutti noi cittadini.
Noi di Assotrasporti, Fevess e Vai Sicuro abbiamo valutato in maniera positiva l’esito dell’incontro, durante il quale è stata riscontrata attenzione da parte del Sottosegretario a comprendere i problemi della categoria e volontà a cercare nuove soluzioni.