Rixi, che tra il 2010 e il 2012 è stato capogruppo regionale della Lega, venne accusato di peculate e falso per alcune spese contestate, come rimborsi viaggi per un valore complessivo di 30 mila euro. Tra gli acquisti c'erano anche gratta e vinci, ostriche e viaggi.
Secondo l'accusa, i rendiconti delle spese effettuate sarebbero stati approvati da Rixi senza che ne verificasse l'effettiva attinenza al ruolo di consigliere.
Il tribunale di Genova ha quindi condannato a tre anni e cinque mesi di reclusione l'ormai ex viceministro alle Infrastrutture e Trasporti, con interdizione perpetua dai pubblici uffici e la confisca di 56.807,35 euro.
Di conseguenza, e per non creare problemi al Governo, il leghista ha rassegnato le dimissioni, che sono state accettate.
Nel processo, insieme a Rixi sono state imputate altre 18 persone, alcuni ex consiglieri della Regione e altri ancora in carica. Di questi, soltanto tre imputati sono stati assolti.
Nonostante la condanna, l'ex viceministro è tranquillo e ha dichiarato che conta sull'assoluzione durante il ricorso in appello.
Fonte: TN TrasportoNotizie.