Le verifiche effettuate dalla Polizia stradale sono mirate alla verifica del rispetto dei tempi di guida, all’efficienza dei veicoli e allo status psico-fisico dei conducenti, oltre ovviamente al controllo della condizione di regolarità del viaggio in regime di cabotaggio regolare.
Uno dei cavalli di battaglia dell’associazione è infatti la pressante richiesta rivolta alle istituzioni e alle forze dell’ordine di aumentare i controlli sui vettori stranieri che svolgono irregolarmente attività di autotrasporto in Italia. Le aziende di trasporto italiane sono stanche di essere considerate veri e propri “bancomat” a vantaggio delle targhe estere.
Solo attraverso controlli equi, i quali devono necessariamente comprendere i vettori stranieri, si potranno salvare le aziende nazionali e garantire entrate nelle casse dello Stato, indispensabili per coprire i costi sociali ed i costi di manutenzione delle strade, senza incidere indiscriminatamente su tutti i cittadini.
Dopo gli importanti risultati ottenuti “sul campo”, Assotrasporti sollecita ora il Governo a dar seguito alla propria proposta di costituire un tavolo di lavoro comune tra Associazioni e Forze dell’Ordine con l’obiettivo di rivedere le strategie sui controlli e formulare apposite istruzioni per i controlli da effettuare sulla documentazione, attuando una formazione efficiente ed efficace per la lotta al dumping sociale ed al cabotaggio irregolare.
La risposta del Governo è più che mai necessaria, soprattutto alla luce della presa di posizione del mondo politico italiano e comunitario, in linea con la strategia di Assotrasporti. Tra gli altri, ricordiamo le interrogazioni parlamentari - propedeutiche al risultato auspicato dall’associazione - presentate alla Camera dall’On. Ivan Catalano, Vicepresidente IX Commissione Trasporti alla Camera (Atto n° 5-02498), e al Senato dal Sen. Gianluca Susta (Atto n. 3-00973, in data 27/05/14)
Ricordiamo inoltre che la proposta Assotrasporti si inserisce nelle raccomandazioni della Commissione Europea - con la quale è stato aperto un dialogo collaborativo e costruttivo – volte all’adozione di un’interpretazione coerente della normativa riguardante i controlli, nell’ottica della creazione di uno spazio unico europeo.