Vi ha preso parte il Presidente nazionale Secondo Sandiano che, accompagnato da Flavia Nusilli, autotrasportatrice laziale, prosegue la linea ASSOTRASPORTI di portare direttamente gli autotrasportatori ai tavoli con le Istituzioni.
Obiettivo della riunione è stato di raccogliere proposte di modifica e integrazione del Decreto sul calendario divieti 2014, al fine di contemperare i livelli di sicurezza della circolazione con misure volte a sostenere la competitività dell’autotrasporto.
Il Presidente ASSOTRASPORTI Sandiano ha portato all’attenzione della Direzione ministeriale competente la proposta di revisione del calendario dei divieti, già presentata nel febbraio scorso all’allora Sottosegretario ai Trasporti Rocco Girlanda, durante il primo incontro del tavolo bilaterale ASSOTRASPORTI-Governo.
Tale proposta consiste nell’introdurre una fascia di tolleranza per consentire agli autisti il rientro in sede qualora in prossimità. Più in dettaglio, ASSOTRASPORTI ha chiesto di estendere la deroga al divieto di circolare che ad oggi riguarda i veicoli che, rientrando in sede, si trovino ad una distanza inferiore a 50 km dalla sede stessa a decorrere dall’orario di inizio del divieto e che non percorrano tratti autostradali. ASSOTRASPORTI propone di estendere tale deroga:
per il rientro del veicolo anche alla residenza del conducente;
per una distanza di almeno 100 km dalla sede dell’impresa o dalla residenza del conducente, a decorrere dall’orario di inizio del divieto;
alla percorrenza anche di tratti autostradali;
limitatamente alle sopra descritte ipotesi anche al termine del periodo di riposo giornaliero.
Così facendo si faciliterebbe il rientro dei conducenti, pur nel rispetto del regolamento CE n. 561/2006 sui tempi di guida e di riposo, e del relativo regolamento nazionale agli artt. 174 e 179 del nuovo Codice della Strada, approvato con Decreto Legislativo 30 aprile 1992, n. 285, e successive modificazioni.
Il Presidente ASSOTRASPORTI Sandiano ha, poi, evidenziato la necessità di ridurre le ore di divieto, che comportano costi onerosi per le aziende di autotrasporto, sulle quali già pesano costi fissi elevati, dall’assicurazione RCA al “bollo”, che gravano anche nei momenti di fermo obbligato dei mezzi. Si pensi, ad esempio, al periodo pasquale in cui, nell’arco di dieci giorni (dal 18 al 27 aprile) ben sette presenteranno ore di divieto di circolazione, rendendo così difficile per le aziende di trasporto merci programmare i viaggi nei restanti tre giorni, di cui un sabato.