La proposta? Ridurre di un’ora il divieto, permettendo ai mezzi pesanti di circolare già a partire dalle 4.
In questo modo, secondo Regazzi, sarebbero diminuiti i conflitti con il traffico pendolare individuale negli agglomerati, con conseguenti influssi positivi sulla circolazione.
La rete stradale Svizzera - spiegava il deputato - è cronicamente intasata: le ore di coda hanno superato quota 22.000 nel 2015, ben il 4,6% in più rispetto all’anno precedente. Con conseguenze in termini di incidenti, stress, perdita di tempo e inquinamento atmosferico.
È di ieri, tuttavia, il parere contrario del Consiglio degli Stati.
Bocciata dunque la proposta di modifica del divieto di circolazione.
I motivi?
Approvando la riduzione di un’ora si andrebbe a violare i principi che regolano la durata del lavoro e del riposo dei conducenti professionisti.
Il relatore commissionale Olivier Francais (PLR/VD) ha inoltre aggiunto che la protezione della popolazione dal rumore causato dal traffico pesante durante la notte non verrebbe più garantita.
Fonte: TN Trasportonotizie