Tra gli emendamenti governativi discussi e approvati in sede parlamentare, figura anche quello che stabilisce:
- l’applicazione delle regole del distacco dei lavoratori durante le operazioni di cabotaggio nel trasporto stradale e fluviale;
- l’applicazione del salario minimo in vigore in Francia, agli autisti stranieri impegnati in operazioni di cabotaggio durante un trasporto internazionale.
Il provvedimento giunge un anno dopo l’approvazione di un’altra legge francese che, sempre con la finalità di contrastare i fenomeni di dumping e concorrenza estera sleale, vieta il riposo settimanale degli autisti a bordo camion. Una legge contro cui Assotrasporti si è strenuamente battuta in Europa, prima fra tutte le associazioni di categoria: sì alla lotta contro la concorrenza sleale, ma l’azione di contrasto deve essere uniforme in tutta Europa, e non discriminare i trasportatori in base alla nazionalità.
Ricordiamo anche che in tema di salario minimo nell’autotrasporto, alcuni mesi fa la Commissione europea ha avviato una procedura d’infrazione contro il governo tedesco.
Pur sostenendo pienamente l’introduzione di un salario minimo in Germania nel settore dei trasporti, valido anche per i trasportatori stranieri, la Commissione ritiene che l’applicazione della legge tedesca (che fissa il salario minimo a 8,50 euro all’ora, allo scopo di combattere il dumping sociale) ad oggi limita la libera prestazione dei servizi e la libera circolazione delle merci in Europa.
Anche in questo caso, in Italia eravamo stati proprio noi di Assotrasporti, lo scorso aprile, a chiedere alla Commissione europea di intervenire nei confronti di questa legge discriminante per il trasportatore italiano.
La Commissione europea bacchetterà anche la Francia?