Lo ha deciso il Bundesrat - l’equivalente del nostro Senato - che ha votato a favore del disegno di legge promosso dal Ministro dei trasporti Alexander Dobrindt. Ora manca solo la firma del Presidente della Repubblica federale perché il pedaggio diventi legge.
Alla base della nuova misura - che secondo Dobrindt porterà ogni anno almeno 500 milioni di euro nelle Casse dello Stato - l’idea che, poiché i tedeschi pagano i pedaggi per percorrere le autostrade negli altri Paesi, gli stranieri devono fare altrettanto in Germania.
Vero, ma negli altri Paesi i pedaggi autostradali vengono corrisposti da tutti, indipendentemente dalla nazionalità. Non vi è Stato dell’Unione europea in cui i pedaggi siano solo a carico degli stranieri.
È evidente la discriminazione fra cittadini tedeschi e stranieri, in contrasto con il diritto dell’Unione europea. Il provvedimento rischia la bocciatura da parte di Bruxelles.
Per aggirare l’ostacolo comunitario, la nuova legge prevede di introdurre il pedaggio autostradale per tutti, cittadini tedeschi compresi, per poi scontare della stessa cifra la tassa di circolazione ai contribuenti nazionali. Di fatto, a sborsare saranno soltanto gli stranieri.
Questo escamotage basterà a rendere la legge tedesca conforme alla normativa comunitaria?
Anche sul fronte interno, comunque, i malumori non si placano. La presidente della Renania-Palatinato Malu Dreyer, ad esempio, ha espresso preoccupazione per i problemi che il nuovo provvedimento creerà nelle zone di confine, dove è molto diffuso il turismo giornaliero degli stranieri.
(Fonte TN Trasportonotizie)