L’inserto “Affari & Finanza” del quotidiano “La Repubblica” di lunedì 15 novembre 2010 riporta un articolo a firma di Marco Infante dal titolo “I trasporti in sofferenza frenano la crescita del paese” all'interno del quale sono stati raccolti i punti di vista di un paio di esponenti delle associazioni di categoria dell’autotrasporto italiano; uno dei due è il Presidente di Assotrasporti, Secondo Sandiano. |
Altro importante, decisivo e ahimè ormai annoso punto rimarcato da Sandiano è quello riguardante la competitività delle aziende italiane sempre troppo inferiore a quella delle aziende degli altri paesi dell’Unione Europea.
Assotrasporti ha da sempre a cuore questo tema che indica, da sempre, come uno tra quelli cruciali per ridare slancio alle aziende di autotrasporto italiane.
Ne è riprova il convegno dal titolo “L’armonizzazione comunitaria delle normative per lo svolgimento della professione di autotrasportatore” che in occasione di Transpotec Show 2001, Assotrasporti, insieme ad altre associazioni, organizzò proprio per evidenziare, già quasi 10 anni fa, la sproporzione intollerabile tra i costi di una azienda italiana rispetto a quelli di un’azienda di un qualsiasi altro stato europeo. E anche con il convegno organizzato nel 2002 da Assotrasporti ed altre associazioni di categoria al quale partecipò l’allora ministro delle infrastrutture e e dei trasporti, Pietro Lunardi, dal titolo: “Europa: grande occasione o fregatura per l’autotrasporto” si voleva andare a verificare, ad analizzare se l’armonizzazione delle normative comunitarie fosse effettivamente un vantaggio per le nostre aziende o se invece ciò fosse penalizzante. Insomma quello della competitività delle nostre aziende è un punto cardine, un crocevia fondamentale per la sopravvivenza prima e la crescita poi delle nostre aziende.
Sandiano, infine, nell’articolo di cui riportiamo l’illustrazione in questa pagina ha voluto ribadire come in questi ultimi anni l’associazioni da lui presieduta, con grande senso di responsabilità, non abbia preso parte a scioperi e fermi dei servizi proprio per evitare disagi all’intero sistema Italia ma ha anche voluto sottolineare come il Governo debba davvero dare dei segnali seri e concreti perché la pazienza delle aziende associate prima ancora che dell’associazione stessa sta davvero per finire.
Dunque così come avvenuto nel gennaio di quest’anno con il viaggio organizzato per consentire alla giornalista del TG1 Francesca Grimaldi di vivere direttamente, in prima persona, la vita dell’autotrasportatore, anche in questa circostanza una delle più importanti testate giornalistiche nazionali ha voluto sentire il parere di Assotrasporti per tastare il polso della situazione dell’autotrasporto nazionale.
Tutto ciò dimostra ancora una volta l’interesse da parte dei media nazionali (televisioni, giornali, ecc.) del punto di vista anche di quelle associazioni che non sono presenti nella Consulta pur rappresentando diverse migliaia di aziende di autotrasporto che, di fatto, non hanno voce.
Questo dovrebbe fare riflettere, lo sottolineiamo ancora una volta, sui meccanismi che regolano l’ingresso e la presenza delle associazioni in seno alla Consulta Generale dell’autotrasporto e al Comitato Centrale dell’Albo.
Riflettere e di conseguenza intervenire per fare in modo che tutte le aziende aderenti alle associazioni possano avere voce ed essere rappresentate. Auspichiamo che il Ministro Matteoli ed il sottosegretario Giachino ci leggano, ci ascoltino e intervengano al più presto nella direzione da tempo auspicata da Assotrasporti ed altre associazioni di categoria.