C’è un grande assente negli emendamenti che tutelano l’autotrasporto inseriti nella Legge di Stabilità 2015: la piccola impresa. Ma non è la principale componente del comparto trasportistico italiano? Sebbene alcune delle proposte per l’autotrasporto inserite dal Governo nella Stabilità 2015 siano state plaudite dal team di associazioni vicine alla base, Assotrasporti, Azione nel Trasporto Italiano (ATI), Cepi-Uci e Un.i.coop Trasporti ribadiscono la necessità di rendere operative le ulteriori proposte della loro piattaforma programmatica. |
Sui costi minimi, uno strumento ormai superato, la proposta delle associazioni è la richiesta univoca di uno strumento di riferimento nuovo che sfrutti a pieno la tecnologia odierna a maggiore tutela del vettore. In particolare, la camera di compensazione proposta dall’On. Ivan Catalano può essere concretamente la soluzione a riguardo e più in generale per la ripresa del comparto. Tale soluzione porterà ad una riduzione dei costi per l’intera filiera del 30%, a patto che il sistema evolva creando una rete di piccoli padroncini, i quali manterranno la propria identità ed autonomia aziendale, beneficiando contemporaneamente della competitività della grande azienda.
Altra proposta riguarda l’ottimizzazione degli strumenti già esistenti come meccanismi sostitutivi alla scheda del trasporto, attualmente eliminata, al fine di evitare inutili adempimenti per le imprese.
Circa i limiti alla subvenzione risulta applicabile il secondo punto della piattaforma Assotrasporti e ATI riguardante la regolamentazione degli intermediari nel trasporto. Infatti la creazione di una sezione ad hoc all’interno dell’Albo darebbe la certezza di una equa mediazione grazie alla tariffa fissa, che responsabilizzerebbe l’intermediario sulla verifica della documentazione del trasporto e del vettore. Ricordiamo che tale proposta è stata recepita dall’On. Debora Serracchiani, la quale ha incontrato negli scorsi giorni il gruppo di associazioni, instaurando con esse un rapporto collaborativo per la ripresa del settore.
Constatata la posizione propositiva nei confronti del Governo e delle sue proposte per il comparto, il gruppo di associazioni è coerente nelle sue posizioni. Dato l’ampio consenso dei suoi associati infatti (da sondaggi predisposti alla categoria il 98% di essa dice si allo sciopero), in caso di fermo Assotrasporti e ATI intendono dare un segnale di unità a tutta la categoria, sostenendo uno sciopero ad oltranza fino a quando non si otterranno risultati concreti.