Si è svolta nella giornata di giovedì 13 novembre, presso l’auditorium del Ministero dell’Ambiente, la riunione del Tavolo tecnico di monitoraggio e concertazione del Sistri, il sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti, nato per informatizzare la filiera dei rifiuti speciali a livello nazionale, dalla produzione allo smaltimento, passando per la movimentazione e lo stoccaggio. |
All’ordine del giorno, la discussione dello schema di linee guida recanti lo standard di riferimento per l’interoperabilità dei software gestionali e per l’accreditamento dell’interfaccia del Sistri e la nota informativa relativa alla procedura di cancellazione dei soggetti iscritti al sistema che non sono obbligati e non vi aderiscono volontariamente.
Una riunione tecnica dunque, in un momento dove l’incertezza della gestione del sistema e la sua inefficienza continuano a far discutere.
In particolare, durante la riunione è emersa la richiesta unanime di semplificazione delle procedure di cancellazione per i soggetti che non sono tenuti obbligatoriamente ad aderire al sistema. Sarebbe altresì necessario un meccanismo di rimborso dei costi sostenuti dagli autotrasportatori per la disinstallazione delle attrezzature.
L’auspicio di Assotrasporti, che sin dall’inizio partecipa con spirito propositivo ai tavoli Sistri, è il blocco totale del sistema attuale – scongiurando un inutile cambio di gestore – per ripartire con una nuova struttura, meno costosa ma più moderna ed efficace. Il rischio infatti è che venga predisposto un bando di gara progettato ad hoc per far ricomparire soggetti noti.
Nel frattempo, prosegue l’effetto della campagna per l’abbattimento dello zombie-sistri da parte dell’associazione. È stato infatti approvato alla Camera un provvedimento che posticipa l’entrata in vigore della sanzionabilità del sistema al 31 dicembre 2015. Un passo avanti importante, ma non sufficiente.
Ricordiamo infatti che Assotrasporti, insieme al gruppo di associazioni Azione nel Trasporto Italiano, Cepi-Uci e Un.i.coop Trasporti, aveva preso per prima una posizione a favore degli autotrasportatori e di tutti i contribuenti, chiedendo la sospensione del sistema per il tempo tecnico necessario a renderlo efficace, posticipando il pagamento del contributo e chiedendo il rimborso degli inutili costi sostenuti.
Opinione condivisa nel mondo associativo, ma non solo. Sono infatti recenti le affermazioni dello stesso Galletti, Ministro dell’Ambiente, il quale concorda con l’obsolescenza del sistema, “serve un sistema più moderno dal punto di vista tecnologico”.
Allo scopo, durante l’ultima riunione del tavolo dello scorso aprile, Assotrasporti aveva rimarcato la necessità di semplificare il numero di dispositivi a bordo dei veicoli consentendo di utilizzare anche per il trasporto rifiuti apparati come i satellitari, ove presenti, dalle prestazione superiori anche in materia di tracciabilità.