Il silenzio radar del Comitato centrale dell’Albo degli autotrasportatori prosegue. Come può un’amministrazione che si definisce trasparente tenere all’oscuro i cittadini sulla sua rinnovata composizione e non aggiornare il proprio sito da ben 7 mesi? La tempestiva denuncia di un gruppo di associazioni con Assotrasporti e Azione nel Trasporto Italiano capofila è partita in tempi non sospetti già nel mese di luglio, portando alla luce il malgoverno dell’organo che dovrebbe difendere e tutelare gli autotrasportatori, dall’inserimento antidemocratico di un emendamento che assicurava ai soliti noti l’accesso al Comitato centrale fino alla mancata pubblicazione del decreto che stabiliva la composizione del suddetto organo ricostituito. |
A seguito delle numerose richieste di intervento lanciate, auspicando che la buona fede e il buonsenso avrebbero portato tale organismo a pubblicare gli aggiornamenti richiesti, il gruppo di associazioni si è trovato costretto a passare ai fatti.
Assotrasporti, Azione nel Trasporto Italiano, Cepi-Uci e Un.i.coop Trasporti hanno richiesto alle autorità competenti, in primis al Responsabile alla Trasparenza presso il MIT, un intervento ai sensi del decreto n. 33 del 14 Marzo 2013 che legifera in materia di obblighi “di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”.
Nello specifico Assotrasporti e le altre associazioni hanno chiesto che vengano presi provvedimenti riguardanti il mancato rispetto dei tempi di pubblicazione da parte del Comitato centrale dell’Albo a decorrere dalla elezione o dalla nomina dell’organismo.
“I tre mesi fissati dal decreto sono passati da tempo” afferma il Segretario nazionale Assotrasporti Aurelio Prisco “Chi di dovere intervenga per sanzionare chi non rispetta le norme sulla trasparenza”.
“Il diritto all’informazione è sacrosanto” conclude Rolando Marciano, Presidente della Confederazione Europea Piccole Imprese CEPI-UCI “La pubblica amministrazione deve rendere pubblico il decreto di nomina dell’organismo per rispetto degli autotrasportatori contribuenti”.
Ricordiamo che anche il mondo politico si è espresso in merito. L’interrogazione parlamentare presentata dagli On. Fabrizio Gallinella e Diego De Lorenzis (n° 4-05520) riprendeva le stesse questioni sollevate da Assotrasporti, ATI, Un.i.coop Trasporti e Cepi-Uci, la quale giace in Parlamento senza aver ottenuto alcuna risposta.
Assotrasporti e le altre associazioni che seguono il percorso di riforma del settore non si fermeranno fino a quando non si otterranno risultati concreti.