Alla luce della strage di Parigi e sull’onda dei recenti fatti di cronaca nera con protagonisti i profughi a bordo di veicoli pesanti circolanti in Europa, la nostra associazione ha chiesto l’intervento del Governo affinché siano incrementati i controlli stradali sugli stranieri.
Da anni reclamiamo a gran voce che la Polizia stradale e le altre Forze dell’Ordine indirizzino i controlli prevalentemente sui vettori con targa straniera in viaggio sulle nostre strade e autostrade.
Gli eventi gravissimi delle ultime settimane mostrano che è giunto il momento di darci ascolto. Di dire finalmente “sì” a maggiori verifiche sui mezzi con targhe straniere e/o autisti di altra nazionalità comunitaria o extracomunitaria, liberi di circolare in modo spesso irregolare (in regime di cabotaggio abusivo, in violazione dei tempi di guida, con coperture assicurative insufficienti, ecc.), ma anche di trasportare indisturbati persone e armamenti.
Controlli più diffusi ed efficaci contribuiranno ad aumentare la sicurezza del nostro Paese, in un contesto globale di grande incertezza e minaccia, ostacolando trasferimenti illegali di individui ed armi da uno Stato all’altro in territorio europeo.
Le statistiche ufficiali, diversamente dai numeri dei controlli dichiarati, confermano quanto ogni giorno si palesa sulle nostre strade: solo i veicoli con targa italiana vengono fermati, a vantaggio di quelli stranieri, generando un’inaccettabile azione discriminatoria a discapito dei nostri trasportatori.
La sola giustificazione delle difficoltà di dialogo con gli stranieri non giustifica questa situazione. Le Forze dell’Ordine hanno, innanzitutto, il dovere di preoccuparsi della sicurezza dei cittadini e non solo di rimpinguare le casse pubbliche con i soldi degli autotrasportatori italiani!
Devono, dunque, garantire controlli indiscriminati, ripartendo equamente il numero delle verifiche sugli autotrasportatori italiani e su quelli di altre nazionalità. È illegittimo che i soli ad essere soggetti a controllo siano i nostri cittadini. Se gli agenti non sono nelle condizioni di controllare anche gli stranieri, allora non fermino neppure gli italiani e si limitino ad intervenire in caso di incidenti o per dirigere il traffico.
Per effettuare adeguate verifiche sui vettori esteri è indispensabile che gli addetti ai controlli stradali acquisiscano una corretta formazione e idonee procedure.
Allo scopo, sollecitiamo ancora una volta il Governo a dar seguito alla nostra proposta di costituire un tavolo di lavoro comune tra associazioni e Forze dell’Ordine, con l’obiettivo di rivedere le strategie sui controlli e formulare apposite istruzioni.
Leggi la Lettera al Governo