Come noto, la Commissione europea ha proposto a tutti gli interessati del settore autotrasporto un questionario, al fine di dare vita a migliorie al sistema. Assotrasporti ha invitato a partecipare al sondaggio gli autotrasportatori, i Ministeri nazionali dei trasporti e del lavoro e le autorità nazionali di controllo, proponendosi come coordinamento nazionale per la raccolta delle informazioni, che andranno a formare le risposte (clicca qui per leggere il comunicato). |
Innanzitutto, all’utente sono richieste una serie di informazioni di base come lo stato membro a cui appartiene e la tipologia di azienda che possiede o per cui lavora; questa prima sezione è dedicata infatti a comprendere la tipologia delle operazioni di trasporto e dell’attività aziendale: se di merci e/o passeggeri, se si tratta di trasporto nazionale, internazionale, ecc.
Infine sono richieste le dimensioni dell’azienda, determinate dal numero di veicoli che compongono la flotta e il numero di conducenti che vi lavorano.
La prima parte è dedicata ai tempi di guida e di riposo, in particolare rispetto al Regolamento 561/2006; le richieste della Commissione sono tentativi di comprendere se e in che modo questo regolamento abbia dato vita a ostacoli per gli autotrasportatori e i datori di lavoro: ad esempio è richiesto di descrivere quante volte in un mese il Regolamento abbia causato problematiche particolari.
Inoltre è chiara l’intenzione di voler capire le dinamiche che rendono più difficoltoso il lavoro, rispetto alla mancanza di chiarezza o di flessibilità delle normative o a incomprensioni con le autorità di controllo o, ancora, verso le notevoli differenze delle linee guida in base al Paese membro.
È richiesto infine il grado di flessibilità che ogni addetto ai lavori utilizza in base ad alcune classiche casistiche, il costo che è prodotto sull’attività produttiva e, infine, una valutazione generale della normativa. Da notare l’importanza data all’opinione dell’utente, al quale viene ripetutamente chiesto di annotare delle proposte di revisione del sistema, in modo da migliorarne il funzionamento.
In particolare è richiesto di descrivere quali sarebbero gli effetti dei divieti di trascorrere il regolare riposo settimanale sul veicolo posti da Francia e Belgio e quali le conseguenze se più Stati Membri applicassero il divieto.
Nell'ultima parte sono poste alcune domande riguardanti la Direttiva 2006/22/CE sulle norme minime di applicazione dei Regolamenti CEE 3820/85 e 3821/85 contenenti disposizioni in materia sociale nel settore dei trasporti stradali: in particolare sono richiesti dei suggerimenti da parte dell’utente e la sua opinione sull'impatto che avrebbe su diverse casistiche la creazione di un unico quadro di livello comune.
Inoltre è chiaro il tentativo di comprendere l’opinione sulla mancanza di coerenza e/o di sovrapposizione di disposizioni legislative e sulla presenza o meno di un valore aggiunto portato dall'Unione Europea alle norme nazionali. Anche in questo caso infine è domandato quali sarebbero gli effetti di un quadro di riferimento comune.
Successivamente la Commissione europea ha scelto di presentare il caso tedesco che riguarda l’istituzione, dal 1° gennaio 2015, della legge sullo stipendio minimo, chiedendo quale influenza abbia avuto questa normativa sull'attività lavorativa e se siano presenti altri casi comunitari che abbiano modificato l’operosità del settore trasporti.
Infine, nonostante il sondaggio sia completamente anonimo, sono chiesti alcuni approfondimenti di contatto, come nome, mail e telefono.
Assotrasporti invita tutti gli utenti del sondaggio, scrivendoci all'indirizzo [email protected] e sui social Facebook e Twitter per farci conoscere le vostre opinioni e suggerimenti sulle domande del sondaggio.