L’intero mondo dei trasporti ha accolto con indignazione e preoccupazione la notizia della chiusura della Consulta. Unanimi sono stati i commenti negativi giunti dalle principali associazioni di categoria e dagli operatori del settore.
Molti hanno ricordato che, sin dalla sua costituzione, la Consulta ha ricoperto con puntualità il ruolo che le era stato conferito, fra gli organismi istituzionali e le associazioni di rappresentanza del mondo del trasporto merci. Il timore è che è il taglio alla spesa pubblica recentemente attuato attraverso la chiusura della Consulta, si ripercuota gravemente sul settore, già impegnato nella difficile ripresa dalla crisi.
Per comprendere il rilevante contributo che la Consulta ha dato al settore del trasporto merci, basti ricordare che essa vanta, fra i propri successi, il Piano nazionale della logistica 2012-2020 (di cui il Presidente Bartolomeo Giachino, poco prima di passare le consegne, ha trasmesso la versione finale al Ministero dei Trasporti), le norme sui tempi di carico e scarico e sui pallets, il Protocollo sulla distribuzione urbana delle merci.
Proprio in riferimento alla firma di questo Protocollo, Giachino ha dichiarato, amareggiato, che esso costituisce “la conferma di quanto fosse utile il lavoro della Consulta dell’Autotrasporto e della logistica, che la spending review, senza molti risparmi per il Bilancio dello Stato, ha inopinatamente sciolto proprio mentre negli Usa, Obama ha proposto l’istituzione di un organismo simile”.
(Fonte TN - TRASPORTONOTIZIE)