In occasione del Convegno "La prevenzione della nel settore dell’autotrasporto" - organizzato dal Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori e dall'Università di Genova il 14 luglio scorso - è stata annunciata la collaborazione tra il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori e il Dipartimento di Neuroscienze, Riabilitazione, Oftalmogia, Genetica e Scienze Materno Infantili dell’Università di Genova, per la prevenzione di questa patologia.
Quale sarà il primo passo?
Inizialmente si comincerà con la somministrazione - nei prossimi mesi - di circa 10.000 questionari ad altrettanti autotrasportatori.
Questo per una valutazione preliminare sulle condizioni di salute, sulle abitudini e sullo stile di vita di una delle categorie più a rischio per via della sedentarietà, dell’alimentazione irregolare e dell’alterazione del ritmo sonno/veglia, tipici di chi svolge questa professione.
La sindrome delle apnee ostruttive del sonno non solo provoca apnee notturne peggiorando la qualità del sonno, ma può causare anche diverse problematiche cardiovascolari e cardiocerebrali, raddoppiando la possibilità di incidenti sul lavoro.
La probabilità si triplica in caso di guidatori di professione.
Quest'anno, infatti, la patologia è stata inserita tra le cause per il mancato rilascio/rinnovo della patente di guida, come vi avevamo riportato.
Tra costi sanitari e indiretti - come gli incidenti automobilistici o sul lavoro, o la perdita di produttività - il costo sociale di questa sindrome si aggira sui 2,9 miliardi di euro.
Per questo l'intenzione di aumentare sempre di più la prevenzione.
Il Sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti Umberto Del Basso De Caro ha affermato che "nell'Unione Europea il 30% degli incidenti stradali è causato da eccessiva sonnolenza. In Italia il dato scende al 22%, ma si tratta di rilevazioni fatte solo sulla rete autostradale".
Il dottor Sergio Garbarino del Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Genova, coordinatore del progetto, ha ricordato che “è la prima volta in Italia che mondo scientifico e Istituzioni si occupano concretamente di prevenzione dell’OSAS e della sonnolenza alla guida, segnale di un vero cambio di atteggiamento nei confronti del problema”.
Fonte: TN Trasportonotizie