Il testo, di cui vi avevamo dato alcune anticipazioni, è stato pubblicato lo scorso 24 maggio in Gazzetta Ufficiale e questa settimana diventerà effettivo.
All'interno del Regolamento manca una revisione dei contributi a carico delle imprese, nonostante l’impegno preso dal Governo a inizio anno.
Le spese, dunque, saranno ancora una volta pagate dagli iscritti al sistema di tracciabilità dei rifiuti.
L’impressione è che tutto resti sostanzialmente come prima, eccezion fatta per l’eliminazione delle black box e dei token USB (art. 23 comma 3).
Naturalmente molto dipenderà dai successivi interventi normativi che seguiranno l’entrata in vigore del nuovo Regolamento.
Decisamente critica l’On. Patrizia Terzoni (M5S), che definisce il sistema di tracciabilità dei rifiuti “un taglieggiamento a tutto tondo per usufruire di un servizio che doveva entrare a pieno regime nel 2009 ma che in realtà, tra errori di valutazione, tecnologie superate e continui rimandi, non ha mai funzionato. Senza tanti giri di parole, si tratta di un imbroglio di proporzioni bibliche, che ormai stiamo denunciando da anni”.
Fonte: TN Trasportonotizie